09 gennaio 2011

report / ETTORE FAVINI – MAR, Ravenna

di redazione

report / ETTORE FAVINI - MAR, Ravenna

[MAR, Ravenna] Nel lavoro di Ettore Favini sono centrali i temi della memoria (sia soggettiva che collettiva), del tempo, del paesaggio e del rapporto con l’ambiente e la natura. Per la sua personale al Museo d’Arte della Città di Ravenna, l’artista dà forma un progetto complesso, portato avanti nel corso del 2010, in cui le riflessioni di Henry David Thoreau si intersecano con la più recente esperienza conoscitiva di Gilles Clement.
Prendendo a modello Walden – il racconto più noto di Thoreau, pubblicato nel 1854 – Favini si immerge in solitudine nella natura. I luoghi scelti non sono però quelli incontaminati frequentati dal naturalista americano, bensì spazi post-antropizzati, aree abbandonate di cui la natura sembra essersi riappropriata.
Il progetto si articola in quattro capitoli, corrispondenti a quattro differenti “soggiorni”, nei quattro periodi dell’anno, durante i quali l’artista documenta la vita dei luoghi frequentati: l’ex cotonificio Amman di Pordenone, in primavera; l’ex industria metalmeccanica Armaguerra di Cremona, in estate; in autunno una discarica esaurita di proprietà dell’azienda municipalizzata AEM, sempre nei pressi di Cremona; i bunker abbandonati di Marina di Ravenna, utilizzati dall’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale, in inverno. Abbiamo intervistato l’artista…

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