13 maggio 2012

Report – HANS-PETER FELDMANN, SHADOW PLAY.    Milano, Hangar Bicocca

di redazione

Report - HANS-PETER FELDMANN, SHADOW PLAY.    Milano, Hangar Bicocca

Nel mostrare l’onnipresenza della riproduzione nel mondo che ci circonda, Feldmann teorizza nella sua opera il concetto dell’ “originale mancante”: è la molteplicità delle riproduzioni che attribuisce all’originale il suo valore e non il contrario. Hans-Peter Feldmann è stato riscoperto dalle giovani generazioni di artisti per la sua capacità di riflettere sull’accumulazione delle immagini mettendo in discussione i meccanismi del mercato dell’arte e della costruzione del valore dell’opera. Nel 2010 ha vinto l’Hugo Boss Art Prize del Guggenheim Museum, che ha impiegato utilizzando l’importo del premio per tappezzare lo spazio espositivo con centomila banconote da un dollaro. Per HangarBicocca Feldmann ha ripensato e riproposto una nuova versione di una delle sue più conosciute e amate installazioni: Shadow Play è un’opera al crocevia tra fotografia e cinema, installazione ambientale e teatro. Attraverso il movimento e l’utilizzo della luce come elemento compositivo Shadow Play è una riflessione poetica sulle molteplici possibilità di interpretazione delle immagini.

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