19 febbraio 2013

Irma Blank

di redazione

Irma Blank

Irma
Blank matura in un clima di sperimentazione linguistica tipico della
seconda metà degli anni Sessanta. Fin da subito rivolge la propria
attenzione, come lei stessa afferma, “verso la scrittura, che
spoglia del senso per caricarla di altre valenze. Di un segno
autonomo che dà voce al silenzio”. È questa la soluzione tanto
radicale quanto personale di Irma Blank: una scrittura non legata al
sapere, ma all’essere. In mostra sono rappresentati alcuni cicli
della sua vasta produzione: dalle prime Eigenschriften risalenti alla
seconda metà degli anni Sessanta, attraverso il mimetismo delle
Trascrizioni, la scrittura pittorica dei Radical Writings, il
completo astrattismo degli Avant-testo con la loro non-scrittura
primordiale, fino alla scrittura babelica dei più recenti
Hyper-Text.

Simone
Zeri

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