18 dicembre 2018

Valentina Vetturi | I Never Think Of The Future. It Comes Soon Enough

di redazione

Valentina Vetturi | I Never Think Of The Future. It Comes Soon Enough

Valentina Vetturi, I Never Think Of The Future. It Comes Soon Enough, 2018, Performance per il Festival d’arte Illuminate, Zug (Svizzera)

“I Never Think Of The Future. It Comes Soon Enough”  si inserisce nel dibattito corrente sulle tecnologie del Web e esamina il loro impatto sulla società. Quattro simboli verdi luminescenti, che insieme compongono codici che solo i programmatori, e non le macchine, possono leggere ed eseguire, definiscono lo spazio di azione della performance nella sala principale della stazione ferroviaria e creano un palcoscenico temporaneo tra i passanti. Una doppia proiezione video che scorre sul pannello per i collegamenti ferroviari completa lo spazio e riproduce messaggi html generati automaticamente e in costante cambiamento. Questo ritmo viene spezzato dalla comparsa occasionale di frasi enigmatiche su entropia, coding e visioni del futuro. Allo stesso tempo, quattro performer con le loro voci mettono in musica frammentari messaggi estratti dal libro di Vetturi In The Corridor of Cyberspace che proviene dall’anno 2016 e si basa sulla “Cypherpunk Mailinglist” lanciata nel 1992 da un gruppo di attivisti. Attraverso questa sinfonia di voci parlanti, la discussione virtuale su privacy, libertà di espressione e criptografia trova una risonanza nel dibattito odierno sulla progressiva digitalizzazione delle nostre vite.

Carole Kambly, curatrice, Zurigo

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