52vids è il nuovo progetto di exibart e Ibrida, Festival delle Arti Intermediali nato nel 2015, curato da Vertov Project e dedicato alla cultura della video arte e alla sperimentazione visiva. Per questa 30ma puntata, presentiamo Can’t see the forest for the trees – Melting Glaciers, opera realizzata nel 2020 da Giorgia Severi.
«Il video MELTING GLACIERS fa parte del progetto CAN’T SEE THE FOREST FOR THE TREES, dedicato alla complessa problematica del surriscaldamento terrestre in atto che sta avendo gravi conseguenze sull’ambiente», ci ha spiegato Severi. «Il cambiamento climatico è particolarmente sofferto dai ghiacciai che da decenni subiscono un calo notevole progressivo, sciogliendosi, avendo così altre ripercussioni sul territorio circostante e globale. Il progetto è una visione a mappatura zenitale che cala qui in differenti luoghi d’Italia ad osservare l’effetto del global warming su foreste, ghiacciai, piante in estinzione ed eventi climatici catastrofici. Can’t see the forest for the trees vuole esprimere il concetto di insieme dove tutti gli elementi sono collegati in questa catena di cambiamenti ed eventi climatici che si ripercuotono all’infinito avendo effetto a caduta libera e veloce dal discioglimento dei ghiacciai all’estinzione di specie arboree. L’opera per intero è ora in mostra al Museo MUSE di Trento per la mostra TREE TIME curata dal Museo Nazionale della Montagna con Andrea Lerda e Daniela Berta. Il video MELTING GLACIERS è stato girato su alcuni ghiacciai e situazioni periglaciali della penisola italiana», ha concluso l’artista.
Giorgia Severi nasce nel 1984 a Ravenna. Ha studiato restauro del mosaico e successivamente all’accademia di belle arti nella città natale. Inizia a viaggiare molto giovane e presto esperienze di residenze e progetti la portano a lavorare e vivere all’estero come in India e Australia. Il suo campo base è sempre e comunque l’Italia dove ha il suo atelier. Appassionata del rapporto uomo-natura, dalla botanica, alla geologia e l’agricoltura, collabora con diversi artisti per progetti e residenze internazionali. Nel 2015 partecipa alla 56ma Biennale di Venezia con il padiglione collaterale ufficiale COUNTRY. Il suo lavoro si concentra sull’archiviazione di paesaggi naturali ed antropico/culturali che vanno scomparendo per come li conosciamo ora, per motivazioni geologiche, ler ’azione dell’uomo, il surriscaldamento terrestre e i cambiamenti climatici. Artista multimediale lavora con grandi disegni/frottage e calchi di porzioni di paesaggio, installazioni, performance, video, installazioni sonore e scultura riconsegnando la realtà in frammenti.
52vids x Ibrida
«In questa serie troverete opere audiovisive di videoarte, videoclip, estratti di film ed estratti di video performance. La selezione targata Ibrida Festival fotografa uno spaccato importante degli artisti italiani contemporanei, che adoperano prevalentemente il mezzo audiovisivo, attraverso un processo conscio e inconscio di ibridazione dei linguaggi», spiegano Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, videoartisti, film maker e direttori artistici di Ibrida. «Più che di videoarte, quindi, parliamo di video d’artista. Una sfera di codici eterogenei che attraversano la video performance, animazione, video danza, post internet art, post social media art, found footage e altro ancora. Uno spaccato unico e multiforme di quello che sta succedendo in Italia negli ultimi anni, nel campo della sperimentazione audiovisiva».
Ibrida si svolge nell’ambito di diverse giornate, solitamente a fine aprile, a Forlì, con spettacoli live, proiezioni, istallazioni, incontri e workshop. Ogni edizione gode di una collaborazione con festival italiani e internazionali, per divulgare le produzioni e le ricerche più recenti nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale.
#30 Giorgia Severi, Can’t see the forest for the trees – Melting Glaciers, 2020, video loop 5’27”, crediti: Giorgia Severi, Courtesy of l’artista.
Per gli altri Vids, potete cliccare qui.