52vids è il nuovo progetto di exibart e Ibrida, Festival delle Arti Intermediali nato nel 2015, curato da Vertov Project e dedicato alla cultura della video arte e alla sperimentazione visiva. Per questa 40ma puntata, presentiamo NOTTURNO, opera realizzata nel 2018 da DEHORS/AUDELA (Deor/Odelà-Fuori/Aldilà), collettivo fondato dalla performer e coreografa Elisa Turco Liveri e da Salvatore Insana, videomaker, fotografo, regista.
Lei cammina (ancora) di notte da sola.
Non ha volto, ha smesso di farsi vedere.
Pedinarla è un azzardo a bassa soddisfazione
Ha smesso di voltarsi per sapere chi è che la segue.
Le sue tracce si assottigliano nel bagliore della notte.
«Notturno nasce come esperimento d’uso e abuso di lenti artigianali, spingendo l’utilizzo del digitale nelle sue falle, dentro i suoi errori, verso un accanimento creativo contro le logiche dell’alta definizione», spiegano gli artisti. «Notturno fa di procedimento più legato ad una logica delle sensazioni che ad un bavaglio narrativo, il suo elemento generativo e ricettivo», continuano.
In D/A arti visive e arti performative confluiscono nel segno di una ricerca continua, in cui i diversi codici artistici, pur mantenendo una loro specificità, diventano al contempo capaci di generare nuove forme espressive. Il collettivo Dehors/Audela lavora da sempre sull’indagine dei luoghi di confine. Interstizi del presente, non solo concepiti come luoghi fisici, ma anche come aspetti sociali e antropologici. L’indefinito e l’ibrido sono da sempre gli ambiti prediletti della loro ricerca. Negli ultimi anni hanno dato vita, nel costante tentativo di superamento dei generi, a opere video-teatrali, performance di danza, progetti di ricerca audiovisiva, lavori di videodanza, installazioni urbane, percorsi d’indagine fotografica e workshops sperimentali.
52vids x Ibrida
«In questa serie troverete opere audiovisive di videoarte, videoclip, estratti di film ed estratti di video performance. La selezione targata Ibrida Festival fotografa uno spaccato importante degli artisti italiani contemporanei, che adoperano prevalentemente il mezzo audiovisivo, attraverso un processo conscio e inconscio di ibridazione dei linguaggi», spiegano Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, videoartisti, film maker e direttori artistici di Ibrida. «Più che di videoarte, quindi, parliamo di video d’artista. Una sfera di codici eterogenei che attraversano la video performance, animazione, video danza, post internet art, post social media art, found footage e altro ancora. Uno spaccato unico e multiforme di quello che sta succedendo in Italia negli ultimi anni, nel campo della sperimentazione audiovisiva».
Ibrida si svolge nell’ambito di diverse giornate, solitamente a fine aprile, a Forlì, con spettacoli live, proiezioni, istallazioni, incontri e workshop. Ogni edizione gode di una collaborazione con festival italiani e internazionali, per divulgare le produzioni e le ricerche più recenti nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale.
Qui potete trovare tutti i vids.