52vids è il nuovo progetto di exibart e Ibrida, Festival delle Arti Intermediali nato nel 2015, curato da Vertov Project e dedicato alla cultura della video arte e alla sperimentazione visiva. Per questa 43ma puntata, presentiamo Milano di Carta, opera realizzata nel 2020 da Gianmarco Donaggio.
«Il film nasce dall’indagine microscopica della componente materica di manifesti pubblicitari affissi a Milano», ci ha spiegato Donaggio. L’autore, attraverso un’ottica unica, oltrepassa i limiti della visione invitandoci a cadere nella straniante e avvolgente struttura fisica oltre la superficie mitica delle immagini. Le riprese ottenute dai manifesti sono poi riproposte nello stesso contesto urbano di provenienza, utilizzando i cartelloni pubblicitari come effettivi schermi di proiezione. «Il risultato è un’atmosfera sospesa, dove il micro confronta il macro e l’immagine perde la sua funzione originaria acquistandone una straniante, qui si confrontano prospettive differenti che suggeriscono una condizione visiva priva di riferimenti referenziali».
Nato nel 1991, Gianmarco Donaggio si occupa di direzione della fotografia, regia, ricerca artistica e filosofia dell’immagine. Si laurea a Bournemouth (UK) nel 2014 come direttore della fotografia e regista di documentari sperimentali. Tra il 2015 e il 2020 vive principalmente a Oslo, viaggiando regolarmente per collaborare con importanti figure del cinema internazionale. Attento osservatore del ruolo dell’immagine nella società e interessato all’evoluzione della forma cinematografica, prosegue i suoi studi in filosofia dell’immagine e visual culture. Inspirato dalla filosofia del nuovo materialismo e l’arte informale, sperimenta con una forma cinematografica processuale, dove l’indagine artistica interrogando la materia produce risultati audio visivi profondamente atmosferici. Il suo lavoro è sintesi di un’attenzione alla tecnica audio-visiva e una necessità di sperimentazione, dove l’immagine-movimento è protagonista narrativa e soggetto d’indagine.
52vids x Ibrida
«In questa serie troverete opere audiovisive di videoarte, videoclip, estratti di film ed estratti di video performance. La selezione targata Ibrida Festival fotografa uno spaccato importante degli artisti italiani contemporanei, che adoperano prevalentemente il mezzo audiovisivo, attraverso un processo conscio e inconscio di ibridazione dei linguaggi», spiegano Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, videoartisti, film maker e direttori artistici di Ibrida. «Più che di videoarte, quindi, parliamo di video d’artista. Una sfera di codici eterogenei che attraversano la video performance, animazione, video danza, post internet art, post social media art, found footage e altro ancora. Uno spaccato unico e multiforme di quello che sta succedendo in Italia negli ultimi anni, nel campo della sperimentazione audiovisiva».
Ibrida si svolge nell’ambito di diverse giornate, solitamente a fine aprile, a Forlì, con spettacoli live, proiezioni, istallazioni, incontri e workshop. Ogni edizione gode di una collaborazione con festival italiani e internazionali, per divulgare le produzioni e le ricerche più recenti nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale.
Qui potete trovare tutti i vids.