Ma cosa ho visto? Una domanda che non avresti dovuto fare. David Lynch non si smentisce e anche Fire (POZAR), cortometraggio animato pubblicato sul suo nuovissimo profilo di Youtube, ci lascia negli occhi qualcosa di ben più solido di una sensazione di indeterminatezza e più provi a capirci qualcosa, più corri il rischio di ritrovarti impantanato. Insomma, stiamo pur sempre parlando di una persona che anche quando legge le previsioni meteo sembra voler alludere a tutt’altro e chissà a cosa.
Scritto, diretto e animato interamente da David Lynch, Fire (POZAR) risale al 2015 ma non era mai stato pubblicato. Inutile che proviate a cercare su Google il significato di Pozar, visto che gli unici risultati riportano alle Terme di Pozar, in Grecia – «rilassati nell’acqua riscaldata naturalmente dalle sorgenti calde» (ma non è un po’ ricorsivo?) – e a un tale David Pozar, professor of Electrical and Computer Engineering at University of Massachusetts, che in queste ore avrà ricevuto migliaia di richieste di amicizia. Ma poi, esiste veramente? Con Lynch non ci si deve stupire di nulla.
Belle le animazioni, Lynch conferma la sua matita ispirata, uno stile accurato che fa un po’ naif con tanti incubi e che abbiamo apprezzato anche in varie mostre in giro per gallerie d’arte contemporanea e musei. Incalzante la musica a pizzicati come se piovesse – e infatti a un certo punto piove ma poi si incendia tutto, da cui parte del titolo appunto – di Marek Zebrowski, che ha già collaborato con il regista per altri progetti. «Il punto centrale del nostro esperimento era che non avrei detto nulla delle mie intenzioni e Marek avrebbe interpretato le immagini a modo suo. È stato un esperimento di grande successo e ho adorato la composizione scritta da Marek per il Quartetto d’archi Penderecki», spiegava Lynch nel 2015. Di più non è dato sapere e va benissimo così, grazie, perché è Lynch.