«Quasi ogni giorno veniamo informati di qualche oggetto che ha orbitato intorno alla Reggia, ma è solo quando acquistiamo un’opera che è davvero appartenuto a queste mura che il livello di verità della nostra esposizione viene migliorato». A parlare, è Laurent Salomé, direttore del Museo Nazionale di Storia Francese della Reggia di Versailles. Perché l’eco di un monumento simile si estende in tutto il mondo, letteralmente, al punto da poter ritrovare opere che appartenevano alla sua collezione nei luoghi più impensabili, giunte lì chissà come. Poco dopo la Rivoluzione Francese, infatti, molte opere d’arte, arredi e altri oggetti del palazzo reale furono trasferiti o venduti, come capita alle grandi collezioni durante i periodi storici più turbolenti. Compito degli esperti ricostruirne i vari passaggi ma in certi casi anche un colpo di fortuna può essere utile. Una storia del genere è quella del busto del primo chirurgo di Re Luigi XIV, realizzato dallo scultore francese François Girardon, acquisito a TEFAF Maastricht e finalmente ritornato a casa, a Versailles.
Secondo Salomé, è importante ricostruire il palazzo ricreando il suo stato antecedente la rivoluzione. La politica del museo è infatti quella di incoraggiare le acquisizioni che interessano le opere collegate in qualche modo a Versailles. Includendo, anzi, re-includendo questi pezzi, il museo fa riemergere le tante storie di cui il Palazzo è stato teatro, nella sua lunga e movimentata vita.
«Non avevamo idea che il busto sarebbe apparso a TEFAF. Trovarcelo davanti agli occhi è stata una di quelle sorprese tipiche di TEFAF. Abbiamo dovuto agire in fretta», ha raccontato Salomé. Presentato a TEFAF Maastricht, il busto racconta la storia di uno degli ex abitanti di Versailles, Georges Mareschal (1658 – 1736). Importante figura della corte di Luigi XIV, fu il chirurgo del Re e gli rimase accanto fino alla sua morte, nel 1715. Mareschal fu ritratto da François Girardon, che Alexandre Maral – curatore di Versailles ed esperto dell’artista francese – definisce «Uno dei più grandi scultori del regno di Luigi XIV».
Rimasta in possesso dei discendenti di Mareschal, la statua non era mai più stata esposta al pubblico dall’inizio del XX secolo. Maral ne conosceva l’esistenza grazie a una fotografia in bianco e nero: con grande stupore, insieme a Salomé, l’ha scoperta a TEFAF Maastricht 2020, presentata da Stuart Lochhead Sculpture. E il colpo di fulmine – dal punto di vista storiografico e artistico – è scattato subito.
Il ritorno a casa, nelle gallerie di Versailles, del busto di François Girardon è mostrato nell’ultimo video della serie Museum Stories di TEFAF.