In onda mercoledì, 29 marzo, dalle 21:15, su Rai 5, una nuova puntata di Art Night, questa volta dedicata a un grande maestro del Futurismo. “Formidabile Boccioni” è il documentario di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà, con la regia di Franco Rado, prodotto da ARTE.it Originals in collaborazione con ITsART e Rai Cultura. Per ricostruire la vita e il percorso artistico di Umberto Boccioni si parte da un giorno del 1927, quando le sue sculture vennero ridotte in polvere da Piero da Verona. Fu un raptus di follia?
Il documentario “Formidabile Boccioni” cerca di dare una risposta alla domanda, con Gino Agnese, giornalista, James Bradburne, Direttore della Pinacoteca di Brera, Giordano Bruno Guerri, storico, Marella Caracciolo Chia, scrittrice, Ester Coen, storica dell’arte, Floriane Dauberville, esperta d’arte, Niccolo D’Agati, storico dell’arte, Danka Giacon, conservatrice del Museo del Novecento di Milano, Giacomo Rossi, artista, Karole Vail, Direttrice della Peggy Guggenheim Collection di Venezia, e la partecipazione straordinaria di Romana Severini.
Scrittore, giornalista, illustratore, diventa infine artista visionario, geniale, inquieto: Umberto Boccioni ha rivoluzionato la scultura moderna. Primo attore del grande circo di Tommaso Marinetti, Boccioni ha tradotto la poesia in arte dando forma e materia alla più importante Avanguardia artistica del primo Novecento in Europa, il Futurismo. Figlio del suo tempo, in un’Italia sull’orlo della Grande Guerra, scossa dalla Rivoluzione industriale e dalle grandi scoperte scientifiche, Boccioni scalpitava per sovvertire le regole della pittura e della scultura passatiste, ma gli occorreva la miccia per far saltare in aria la polveriera. La trova alla Stazione centrale di Milano, il 21 febbraio del 1910. Quel giorno, Umberto Boccioni stringe la mano del poeta Marinetti. Da quel momento l’arte apre i cancelli del tempo e dello spazio e libera le “forme uniche di continuità” così reali da apparire immaginarie.
Art Night è un programma di Silvia De Felice, e di Emanuela Avallone, Massimo Favia, Alessandro Rossi, regia di Andrea Montemaggiori.