Claes Oldenburg, dolci travestimenti: un cono gelato per cambiare la scultura
Nel nuovo video prodotto da Pace per la mostra This & That, la figlia di Claes Oldenburg, Maartje, racconta il lato più ironico e provocatorio dell'opera del padre, tra dessert monumentali e forme che sfidano il reale
di Redazione
Come può un cono gelato sul punto di sciogliersi sfidare la tradizione millenaria della scultura? Se lo è chiesto e poi lo ha anche messo in pratica, con inarrestabile fantasia, Claes Oldenburg, uno dei grandi pionieri della Pop Art americana, che ha reso l’ordinario straordinario, trasformando i desideri e i consumi della società in opere d’arte plastica e dissacrante.
In un episodio della nuova serie video realizzata in occasione della mostra This & That, in corso nella sede di Pace Gallery a Tokyo fino al 23 agosto 2025, Maartje Oldenburg, figlia dell’artista, offre un punto di vista intimo e affettuoso su una delle passioni più sorprendenti del padre: il gelato. Dal celebre Giant Ice Cream Cone installato su un tetto a Colonia negli anni ’90 fino ai coni giganti dalle forme scomposte e deformate, Oldenburg ha portato avanti un esperimento radicale sui materiali e sulle forme, trasformando lo zucchero in vinile, tela, plastica, lattice e cartapesta. Golosità visiva, certo, ma anche riflessione sottile.
Con quei dessert opulenti, Claes Oldenburg metteva in atto dei travestimenti della rappresentazione. Le sue sculture sono esperienze da decifrare: dolci mimetizzati da arte o arte camuffata da dolci? Un gioco visivo che sfida le categorie del vero e del finto, del serio e del giocoso.
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