Abel Ferrara e Gabriele Tinti: il mito si fa poesia al Tempio di Minerva Medica
Abel Ferrara e Gabriele Tinti rinnovano la loro collaborazione per la Giornata Mondiale della Poesia 2025: dopo il reading al Museo Nazionale Romano, il regista torna a dar voce ai versi di Tinti nel Tempio di Minerva Medica
di Redazione
Nel cuore di Roma, la mitologia incontra la parola ecfrastica. In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, il 21 marzo 2025, il regista newyorkese Abel Ferrara e il poeta italiano Gabriele Tinti daranno vita a un reading al Tempio di Minerva Medica, restituendo al sito archeologico la sua vocazione originaria di luogo di parola e rappresentazione.
L’evento, promosso dalla Soprintendenza Speciale ai Beni Culturali con il supporto dell’Hospitality Partner Hotel de la Ville, s’inserisce nel progetto di scrittura ecfrastica che da anni caratterizza la ricerca di Gabriele Tinti. Attraverso una voce d’eccezione come quella dell’acclamato regista Abel Ferrara, le sue poesie, ispirate ai miti di Apollo e Dioniso, si intrecciano con la memoria di un passato mitologico e artistico.
Da tempo Tinti e Ferrara dialogano con il mondo antico, cercando di rianimare, attraverso la parola e la performance, i fantasmi della classicità. Lo scorso anno, Ferrara ha interpretato i versi del poeta in un reading al Museo Nazionale Romano, e oggi torna a prestare la sua voce a una narrazione che esplora il dualismo tra Apollo e Dioniso. Due forze opposte e complementari, rappresentate dalle sculture rinvenute nell’area del Tempio nell’Ottocento, come il Dioniso con pantera e il Satiro danzante, oggi parte della collezione della Centrale Montemartini.
Conosciuto per il suo impegno nella scrittura ispirata alle opere d’arte, Gabriele Tinti ha collaborato con prestigiose istituzioni museali internazionali, tra cui il British Museum, il Metropolitan di New York e i Musei Capitolini, e i suoi testi sono stati interpretati da attori del calibro di Willem Dafoe e Kevin Spacey. Il suo lavoro è un ponte tra la classicità e la contemporaneità, un’indagine sulla permanenza del mito nell’immaginario odierno.
Dall’altra parte, Abel Ferrara, regista visionario, porta con sé un’eredità cinematografica segnata da film cult come Il cattivo tenente, The Addiction e Fratelli. Pluripremiato nei maggiori festival internazionali, da Cannes a Venezia, Ferrara ha sempre esplorato i chiaroscuri dell’animo umano, rendendo la sua interpretazione del mito un’esperienza densa di tensione e pathos.
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