Al MIC Museo Internazionale della ceramica in Faenza dal primo ottobre 2020 al 19 gennaio 2021 la più estesa antologica mai dedicata al lavoro di Alfonso Leoni (1941, Faenza – 1980, Rimini): “Alfonso Leoni. Genio ribelle”, a cura di Claudia Casali, che con 200 opere analizza l’intero percorso dell’artista.
«Un lungo lavoro di ricerca, a cura di Claudia Casali, in collaborazione con l’Archivio Alfonso Leoni, che raccoglie per la prima volta in una antologica tutto il lavoro dell’artista, con l’obbiettivo di analizzare la ricca e intensa produzione dedita non solo alla ceramica ma anche ai diversi linguaggi della contemporaneità (pittura, grafica, design, scultura)», ha spiegato il museo. «Nonostante Alfonso Leoni abbia vissuto in provincia […] la sua ricerca artistica è costantemente controcorrente, proiettata al nuovo: a scardinare la ceramica da meri aspetti tecnici e funzionali per elevarla a materia scultorea».
«Nella sua pur breve carriera Leoni ha lasciato un’impronta e una eredità fondamentali per tutto il mondo della ceramica faentino e non solo. “Leoni è stato in grado di porre al centro della riflessione la ceramica, come provocazione, come canto fuori dal coro, metafora di cambiamento intellettuale innanzitutto. Egli è ripartito dalla ceramica riconsiderandola dal punto di vista concettuale quale materiale dell’arte contemporanea. Aveva compreso che la ceramica era materia tanto antica quanto attuale”», ha spiegato Claudia Casali.
Qui potete trovare l’intervista in cui Claudia Casali, Direttrice del MIC Faenza, ci ha racconto la mostra.