Sono giovani tra i 17 e i 24 anni. Amano l’arte in ogni sua forma. E sono i protagonisti di “Gen Z Art Storiez”, miniserie di quattro video presentata da Collezione Peggy Guggemheim di Venezia e incentrata su altrettanti capolavori del museo, raccontati dalle loro parole. La relazione tra sogno e realtà, sorpresa e incanto, è centrale nel dialogo tra il fotografo Piero Percoco, Sofia, studentessa di giurisprudenza a Bologna, amante di musica e sport, con una predilezione per la scherma, e Marcello, studente di informatica, da sempre appassionato di design, fotografia e arte contemporanea. Sono loro a dare voci e volti per il secondo episodio della serie “Gen Z Art Storiez”, dedicato al capolavoro surrealista di René Magritte L’impero della luce, con la regia di Franco Rado.
La dimensione onirica e surreale, centrale nell’opera dell’artista belga, è altrettanto presente nell’immaginario visivo del fotografo pugliese, i cui scatti sono arrivati sulle pagine del New Yorker e del British Journal of Photography, e, in generale, tra le sue fonti d’ispirazione per andare oltre la realtà del mondo visibile. «Non avevo mai visitato la Collezione Peggy Guggenheim, ed è stata per me un’esperienza illuminante vedere dal vivo L’impero della luce, un’emozione che sinceramente non saprei descrivere. E l’essermi confrontato con due giovani ragazzi come Sofia e Marcello è stato super interessante perché da questo dialogo ho imparato qualcosa di nuovo sul mio stesso lavoro», ha spiegato Percoco.
Prossimo appuntamento, con l’attivista Carlotta Vagnoli che dialogherà con Alice ed Eugenia davanti all’enigmatica opera di Leonor Fini, La pastorella delle sfingi.