Sono giovani tra i 17 e i 24 anni. Amano l’arte in ogni sua forma. E sono i protagonisti di “Gen Z Art Storiez”, miniserie di quattro video presentata da Collezione Peggy Guggemheim di Venezia e incentrata su altrettanti capolavori del museo, raccontati dalle loro parole. Dopo le puntate dedicate a Kandinsky, René Magritte e Leonor Fini, questo primo ciclo si chiude con Umberto Boccioni, maestro del Futurismo.
“Gen Z Art Storiez” nasce con l’obiettivo di co-progettare insieme a un team di ragazzi della Generazione Z una serie di quattro video che, attraverso alcune opere del museo, facciano emergere temi in linea con i loro interessi, legati all’attualità, e a cui questo gruppo dà voce per far arrivare il messaggio sia ai coetanei che al pubblico tutto. Alice C., Alice S., Enrico, Eugenia, Lorenzo, Marcello, Pietro, Sofia, insieme al musicista Lorenzo Senni, ai fotografi Piero Percoco e Matteo Marchi, alla scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli, si sono rapportati alla grande storia dell’arte, in uno scambio di idee e opinioni su tematiche e valori che queste opere fanno arrivare fino a noi. I quattro video sono disponibili sul sito del museo e su tutte la piattaforme social.
Davanti all’opera Dinamismo di un cavallo in corsa + case, si confrontano Lorenzo, studente d’ingegneria, appassionato di musica e disegno, Alice, che frequenta l’ultimo anno del liceo linguistico e ama arte, letteratura e sport, e Matteo Marchi, fotografo sportivo che nel portofolio può vantare una serie dedicata a uno degli sport più dinamici al mondo: le grandi sfide di basket dell’NBA.
«Movimento e dinamicità sono parte della mia vita, per me il movimento è libertà e al centro dei miei scatti, oltre al movimento, ci sono le emozioni. Qui alla Collezione Peggy Guggenheim sei circondato dalla bellezza dell’arte, grazie al mio lavoro io mi trovo circondato, quotidianamente, dalla bellezza dello sport», ha commentato Matteo Marchi.