“Questi giorni si muovono troppo lentamente , siamo come infettati dalla nostra concezione del tempo e senza più controllo del futuro, dentro un presente in costante mutazione. Durante questa spiazzante attesa ho sentito la necessità di movimento, che ho ritrovato attraverso il vetro di un Bus. Con queste immagini ho voluto raccontare alcuni istanti da una prospettiva di un ultimo passeggero che guarda la vita aspettando la fine di qualcosa, il mio senso di solitudine in una Roma spenta.
Una lenta incertezza che mi fa muovere senza tempo , una passaggio dentro la città che è alla ricerca di una nuova vita e identità.
Ho cercato di rappresentare con una insolita distanza la sensazione di essere chiusi, imprigionati e allo stesso tempo protetti , di non poter
uscire ma solo osservare cosa accade fuori in uno spazio a cui cerco di dare un significato diverso , in silenzio.
Una visione distorta, angosciante , stati d’animo che ritrovo nei pochi che incontro. Tutto questo mi fa ripensare alla bellezza delle cose e
alle forme della mia città , di come voglio abitarla, di come voglio essere. In questo momento , nel tempo del caos , sento di recuperare valori
grandissimi attraverso la visione di immagini che mi fanno rivivere ricordi e sentimenti perduti, la mia vita continua a scorrere in un
mondo che una volta ritenevo libero.”
Guido Gazzilli nasce a Roma nel 1983.
Nel 2006 si diploma allo IED di Roma ed inizia a fotografare la scena underground della musica internazionale dedicando la sua attenzione alle sottoculture giovanili.
Durante questi anni realizza delle storie fotografiche al cui centro pone una ricerca antropologica e sociale.
Gli vengono commissionate campagne pubblicitarie ed editoriali di moda in Italia e all’estero.
Espone e pubblica la sua ricerca in gallerie e magazines a livello internazionale, ottenendo importanti riconoscimenti e premi internazionali.
Ha lavorato come assistente per Paolo Pellegrin (Magnum Photos) ed è rappresentato dall’agenzia LUZphoto.
Attualmente sta lavorando su progetti personali e su progetti commissionati.
Insegna fotografia di reportage in un Accademia di arti visive a Roma.