L’estate è la stagione perfetta per riscoprire Martin Parr e lasciarsi ammaliare dai colori saturi e dalle atmosfere iperreali delle sue immagini che, spesso, raccontano con tagliente ironia i luoghi della villeggiatura, il turismo di massa e le pose più o meno inconsapevoli dei vacanzieri. I Am Martin Parr, diretto da Lee Shulman, è il documentario per raccontare chi ha fatto della fotografia un’ironia dolceamara sul reale. Il film ripercorre la carriera di uno dei più iconici fotografi contemporanei, tra i massimi interpreti della società britannica e dei suoi tic, nonché instancabile cronista della vita quotidiana. Attraverso materiali d’archivio, interviste a critici, curatori, colleghi e amici e, soprattutto, grazie alla voce dello stesso Martin Parr e della moglie Susie, il film costruisce il profilo intimo e professionale di un artista che ha saputo rivoluzionare il linguaggio fotografico, con uno stile inconfondibile tra documentario, satira e malinconia.
Con oltre 120 libri all’attivo, Parr ha saputo scovare l’assurdo nel banale, la poesia nei centri commerciali, l’eccesso nei picnic della middle class inglese. Sempre con uno sguardo acuto, a volte impietoso, ma mai snob. Il documentario di Shulman racconta una carriera esemplare, aprendo al contempo una riflessione su cosa significhi, oggi, guardare il mondo davvero.
Il film è uscito nelle sale alcuni mesi fa ma attualmente si può vedere, previo abbonamento, su MyMovies.
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