Le singole storie dietro la grande Storia, vite spezzate da continuare a portare alla luce per trasmettere la memoria soprattutto a vantaggio delle generazioni più giovani, facendo ricorso ai mezzi a loro più vicini. Prosegue con il contributo di 48 studenti master dell’Istituto Europeo di Design l’iniziativa “Instagram History”, voluta dal Comitato Pietre d’Inciampo – Milano in collaborazione con Milano è Memoria e che vede raccontare le vite che si celano dietro ai nomi delle 24 nuove pietre d’inciampo in posa quest’anno (145 in totale in città) attraverso dei carousel social. Ma non solo.
A rafforzare il ricordo nasce la mappa online che crea itinerari tra le pietre e i luoghi della memoria, realizzata da un gruppo di studenti IED di Arti Visive con gli alunni dell’Istituto comprensivo Quintino Di Vona-Tito Speri. L’istituto è ideatore – insieme all’Associazione Nuvolanove – anche del toccante documentario “La mensa dei bambini”, realizzato da cinque studenti IED di Video Design: dalla prima merenda in una latteria di via Lecco alla mensa vera e propria, il film narra una storia di coraggio e dedizione negli anni delle persecuzioni razziali, quella di un luogo caldo di accoglienza cresciuto fino a diventare un presidio educativo per i bambini soli, figli di profughi ebrei a Milano.
La mensa dei bambini, il film documentario
Milano, 1939. Israel Kalk, ingegnere lettone arrivato in Italia nel 1919, accompagna suo figlio a giocare ai giardini di Porta Venezia. Qui il piccolo Motele Kalk incontra Brigitte e Werner, due bambini magri con indosso vestiti ormai piccoli per loro: sono profughi ebrei, costretti a sopravvivere come possono nell’Italia della dittatura fascista. Israel li invita subito a fare merenda in una latteria in via Lecco: sarà la prima di tante altre, con sempre più partecipanti. I bambini figli di profughi sono infatti soli tutto il giorno perché i genitori sono in giro a cercare carte, permessi, documenti. La latteria non basta più e così si arriva alla creazione di una vera e propria mensa in via Guicciardini, che man mano andrà al di là dell’offerta di un pasto caldo, ponendosi come presidio educativo suppletivo fino alla sua distruzione, causata dai pesanti bombardamenti del ’43. La missione della mensa diventa quella di offrire ai bambini quel sostegno materiale, educativo e morale che i genitori, nel momento difficile della guerra, non riuscivano più a dare ai loro figli.
Una storia intensa e non molto nota, restituita ora a tutti in un documentario scritto e interpretato dalla classe 2N dell’Istituto Quintino di Vona-Tito Speri, curato dalla professoressa Alessandra Minerbi con Lucilla Tempesti di Nuvolanove, realizzato e diretto da cinque studenti di Video Design IED Milano con la supervisione di Davide Sgalippa ed Enrico Carucci.