Farfalline nella pancia e, al fianco, il fedelissimo cane Balto: in questa seconda puntata di TheCollectors.Chain, daremo uno sguardo alla raffinata collezione d’arte di Roberto Spada, intervistato a tutto tondo da Matilde ed Enrico Giliberti, collezionisti a loro volta chiamati in causa da Giuseppe Innaccone. Perché il nuovo format video presentato da Art Defender, nato da un’idea di Claudio Centimeri e realizzato con la collaborazione di Rischa Paterlini, con il sostegno di Banca Patrimoni Sella & C., propone una sorta di challenge seriale e virale, in cui ogni collezionista ne coinvolgerà un altro e così via, in una fitta successione di domande, battute, riflessioni, confronti, scoperte e metodologie da condividere. Per scoprire tutti gli aspetti di una passione dilagante e irrefrenabile: quella del collezionismo.
Fondata nel 2008 come piattaforma di servizi integrati per i collezionisti d’arte e di beni di pregio, Art Defender si è consolidata negli anni come l’unica realtà di riferimento sull’intero territorio nazionale per una gestione olistica delle collezioni, dalla logistica alla custodia, dalla conservazione al restauro, dalla pianificazione patrimoniale ai servizi digitali più moderni, come per The Vault, il primo caso al mondo di caveau digitale.
Dunque, proseguendo il modello di impresa alla sua base, quello di una piattaforma di aggregazione rivolta agli operatori dell’arte, obiettivo di The collectors.chain è dare forma a una community coesa e identificata intorno a una passione comune, per ampliare il territorio delle relazioni, una necessità che, oggi, ha acquistato ulteriori sfumature di significato.
The Collectors.Chain #2: la parola a Roberto Spada
Per questa seconda puntata, padrone di casa sarà Roberto Spada, commercialista cuneese e collezionista d’arte, introdotto nel settore proprio da Giuseppe Innaccone, protagonista del primo appuntamento di TheCollectors.Chain. Collezionista cittadino del mondo, alla ricerca di opere tra l’India e l’Iran in compagnia della grandissima Claudia Gian Ferrari e dell’amico Iannaccone, Spada svela a The collectors.chain aneddoti, ricordi e passioni di un cosmo in cui convivono Francesco Gennari, Ibrahim Mahama, Luigi Ontani e l’arte sacra.
«Io sono un compratore compulsivo, tutto quello che ho comprato mi è piaciuto e mi ha fatto venire le farfalline nella pancia. Io non ho voluto costruire una collezione è la collezione che ha voluto essere costruire da me», racconta Spada a Matilde ed Enrico Gilberti. Qui trovate l’intervista completa, con tantissimi e gustosi aneddoti, tra camere da pranzo e Kiki Smith.