Un’opera d’arte acquistata durante la prima tappa del viaggio di nozze: succede, se si è uniti dall’irrefrenabile passione per il collezionismo. E nel caso di Giulia Borri e Federico Bartolini, il sentimento e la ragione proseguono di pari passo. Sono loro a raccontarci questo aneddoto – riferito nello specifico a un’opera di Valerio Nicolai –, nel corso della quarta puntata di The Collectors.Chain, format video presentato da Art Defender, nato da un’idea di Claudio Centimeri e realizzato con la collaborazione di Rischa Paterlini, con il sostegno di Banca Patrimoni Sella & C..
Fondata nel 2008 come piattaforma di servizi integrati per i collezionisti d’arte e di beni di pregio, Art Defender si è consolidata negli anni come l’unica realtà di riferimento sull’intero territorio nazionale per una gestione olistica delle collezioni, dalla logistica alla custodia, dalla conservazione al restauro, dalla pianificazione patrimoniale ai servizi digitali più moderni, come per The Vault, il primo caso al mondo di caveau digitale.
Dunque, proseguendo il modello di impresa alla sua base, quello di una piattaforma di aggregazione rivolta agli operatori dell’arte, obiettivo di The collectors.chain è dare forma a una community coesa e identificata intorno a una passione comune, per ampliare il territorio delle relazioni, una necessità che, oggi, ha acquistato ulteriori sfumature di significato. A raccontarsi a tutto tondo, sono alcuni tra i più influenti e raffinati collezionisti d’arte italiani, che ci aprono le porte delle loro case, per svelare le loro passioni, il loro lavoro, gli avvenimento più curiosi e interessanti che riguardano la formazione della loro collezione.
The Collectors.Chain #4: la parola a Giulia Borri e Federico Bartolini
Proseguendo la catena delle interviste, allora, ci lasciamo alle spalle il luminoso lungomare di Santa Margherita Ligure, sede della collezione di Andrea e Fabio Fustinoni che, da intervistati, diventano gli intervistatori di questa quarta puntata. In collegamento dalle verdi colline della Toscana, Giulia Borri e Federico Bartolini devono subito rispondere a una domanda da un milione di dollari: tre giovani artisti per iniziare una collezione? E così, da un divano all’altro, ha inizio un dialogo spontaneo e divertente, tra amichevoli promesse di furti d’arte e l’altra grande passione che aleggia nel gruppo, quella per la moda.
Colta, fresca e raffinata, seguendo l’eredità di personalità quali Giuseppe Panza di Biumo e Peggy Guggenheim, la collezione di Giulia e Federico Bartolini prese le mosse da un’opera di Enrico Baj, acquistata nel 2011. Poi Bonalumi, Castellani, i grandi maestri dell’arte del Secondo Novecento e, quindi, in concomitanza con le loro nozze, celebrate nel 2015, la virata verso il contemporaneo più stretto, a partire dall’ingresso in collezione di Sam Falls.