12 gennaio 2011

report / MATTHEW BRANNON, “THE INEVITABLE AND THE UNNECESSARY” – Giò Marconi, Milano

di redazione

report / MATTHEW BRANNON, “THE INEVITABLE AND THE UNNECESSARY” - Giò Marconi, Milano

[Giò Marconi, Milano] In primo piano nelle opere di Metthew Brannon ci sono temi quali l’incoerenza, l’eccesso, il desiderio represso, l’alcolismo, la carriera d’artista. Nel corso degli anni il suo lavoro si è espresso in un’ampia varietà di forme: arazzi, stampe in rilievo, silkscreens, affreschi, registrazioni sonore, scritti e film. Oggi entrano a far parte della sua produzione anche linguaggi più tradizionali, quali pittura e scultura. I dipinti a olio, tutti con tonalità monocromatiche di grigio, bianco e nero, raffigurano forme floreali astratte ispirate a disegni realizzati dal vivo. Alcuni rimandano a scenari di giardini notturni; altri sembrano immortalare foglie bianche che cadono su sfondi pallidi. Insieme ad una varietà di acrilici, alcune nuove sculture. In esse si percepisce il tono canzonatorio di Brannon nei confronti di quella che è l’immagine clichè di artista: solo nel suo studio, di notte, che beve vino, fuma, legge stropicciate edizioni tascabili, ascolta dischi jazz e si pulisce le mani sporche di pittura sui jeans. In mostra anche due letterpress, lavori distintivi dell’opera di Brannon, in cui convivono illustrazioni e testi. Abbiamo intervistato l’artista…

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