[EX3, Firenze] L’indagine di Simon Roberts si concentra sulla costruzione di identità, sul senso di appartenenza al territorio, sulla relazione fra persone e paesaggio. In mostra due tra le più efficaci serie fotografiche del suo percorso. La serie Motherland (2004-2005), con oltre 200 luoghi documentati e circa 5000 scatti, è un viaggio attraverso la Russia, nel tentativo di presentarne un ritratto intenso che vada oltre la stereotipata rappresentazione dell’Unione Sovietica post-collasso. Tra le molte differenze territoriali rintracciate, emerge un forte senso di attaccamento alla storia comune. Con We English, realizzato in Inghilterra nel 2007-2008, Roberts viaggia con un camper alla ricerca di una ridefinizione del concetto di “tempo libero” degli Inglesi. Le immagini, iperdettagliate, sono il frutto di numerosi suggerimenti ricevuti dall’artista all’interno di un blog da lui tenuto: un’impostazione creativa e indagativa di taglio fortemente relazionale. La curatrice, Daria Filardo, commenta la mostra per Exibart.tv…
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