13 aprile 2018

“Agostino Bonalumi. L’intelligenza dei materiali”. Ecco il trailer del documentario

di redazione

"Agostino Bonalumi. L’intelligenza dei materiali". Ecco il trailer del documentario

Realizzato da Archivio Bonalumi e Zenit Arti Audiovisive, con la regia di Fabrizio Galatea e la direzione storico-artistica di Francesca Pola, “AGOSTINO BONALUMI. L’intelligenza dei materiali” ripercorre l’innovativa esperienza artistica di questo protagonista dell’arte italiana del secondo dopoguerra. Questo film anticipa e avvia le attività culturali dedicate ad Agostino Bonalumi, collaterali alla mostra “Bonalumi 1958-2013”, a cura di Marco Meneguzzo, promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Archivio Bonalumi, che si terrà a Palazzo Reale da luglio a settembre 2018.

Il documentario (durata 60’) è un viaggio attraverso la sperimentazione artistica di Bonalumi, il cui racconto procede in parallelo con il miracolo economico italiano degli anni Sessanta; l’evoluzione tecnologica e la scoperta di nuovi materiali di largo consumo (la plastica, la gomma, i metalli) entrati a far parte dell’uso domestico; la Milano di Brera, Lucio Fontana e Piero Manzoni che aveva come centro di ritrovo il mitico bar Giamaica; il successo popolare della Triennale e lo sconfinamento della pittura nell’architettura, nel design, nella scultura, nel teatro; l’avventura degli artisti italiani a New York e il rapporto con le sperimentazioni europee e statunitensi.

Fulcro narrativo del film è l’ultima intervista a Bonalumi, realizzata pochi mesi prima della sua scomparsa nel 2013, che costituisce una preziosa e insostituibile testimonianza della sua profondità poetica e teorica. A essa si intrecciano le voci di amici, familiari e colleghi che l’hanno conosciuto e frequentato, accompagnandolo nel suo percorso artistico: i figli Fabrizio e Pierenrico Bonalumi, i galleristi Arturo Schwarz, Fernanda Bonino, Davide Mazzoleni, lo scrittore e artista Nanni Balestrini, i critici Gillo Dorfles, Luciano Caramel, Tommaso Trini, Luca Massimo Barbero, il fotografo Uliano Lucas, l’amica Franca Scheggi, il collezionista Gabriele Oriali.

La narrazione si completa attraverso un esteso apparato documentario e audiovisivo, proveniente da una vasta ricerca che ha avuto come suo fulcro l’Archivio Bonalumi.

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