27 maggio 2021

52vids x Ibrida #28. Ilaria Pezone, Vedo

Ibrida, Festival di Arti Intermediali, presenta 52vids, una selezione di opere audiovisive, in esclusiva per exibart: Ilaria Pezone, Vedo

di Redazione

52vids x Ibrida #28. Ilaria Pezone, Vedo

52vids è il nuovo progetto di exibart e Ibrida, Festival delle Arti Intermediali nato nel 2015, curato da Vertov Project e dedicato alla cultura della video arte e alla sperimentazione visiva. Per questa 28ma puntata, presentiamo Vedo, opera realizzata nel 2018 da Ilaria Pezone. «Voyeurismo notturno, disturbo acustico/visivo in rappresentanza di presenze fisiche metafisiche», così Pezone ci introduce alla sua opera.

Nata a Lecco, nel 1986, Ilaria Pezone è docente di Tecniche di ripresa presso l’Accademia di Brera, dove si è laureata frequentando la specialistica in Cinema e Video. Si forma come montatore audiovisivo. Dal 2010 ha in attivo collaborazioni come operatore e montatore audio-video nella realizzazione di documentari. Ha tenuto corsi e conferenze dedicati al cinema e insegna presso le scuole secondarie di primo grado. È autrice del volume “Cinema di prossimità – privato, amatoriale, sperimentale e d’artista”, Falsopiano 2018.

La sua filmografia si compone di corti (Leggerezze e gravità, 2008, 7′; Greisttmo, 2010, 8′; 1510 – sogno su carta impressa con video, 2013, 7′; Concerto Metafisico, 2015, 7′; Con lievi mani, 2017, 3’, Luna in Capricorno, 2018, 3’ ), medi (Masse Nella Geometria Rivelata Dello Spazio Tempo, 2012, 22′; Andare Tornando A Rilievi Domestici, 2011, 25′; Polittico Preludio Adagio Altalenante, 2009, 30′; Ego etiam advenus, 2013, 25′; Vedere Tra, 2014, 20′; Asmrrrr Molesto, 2019, 13’-17’) e lungometraggi (Indagine su sei brani di vita rumorosa dispersi in un’estate afosa – raccolti e scomposti in cinque atti, 2016, 62′; France – quasi un autoritratto, 2017, 63’), molti dei quali presentati a vari Festival.

Ilaria Pezone
Incedere + retrocedere = ascendere (testamento) – Ilaria Pezone (2020)

52vids x Ibrida

«In questa serie troverete opere audiovisive di videoarte, videoclip, estratti di film ed estratti di video performance. La selezione targata Ibrida Festival fotografa uno spaccato importante degli artisti italiani contemporanei, che adoperano prevalentemente il mezzo audiovisivo, attraverso un processo conscio e inconscio di ibridazione dei linguaggi», spiegano Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, videoartisti, film maker e direttori artistici di Ibrida. «Più che di videoarte, quindi, parliamo di video d’artista. Una sfera di codici eterogenei che attraversano la video performance, animazione, video danza, post internet art, post social media art, found footage e altro ancora. Uno spaccato unico e multiforme di quello che sta succedendo in Italia negli ultimi anni, nel campo della sperimentazione audiovisiva».

Ibrida si svolge nell’ambito di diverse giornate, solitamente a fine aprile, a Forlì, con spettacoli live, proiezioni, istallazioni, incontri e workshop. Ogni edizione gode di una collaborazione con festival italiani e internazionali, per divulgare le produzioni e le ricerche più recenti nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale.

28# Ilaria Pezone, Vedo , 2018, 5’23”, regia, riprese e montaggio: Ilaria Pezone

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