Questa è la storia di un sogno. Immaginate un mondo popolato da ritratti dipinti dai grandi maestri del passato, busti marmorei dell’antica Roma, reliquiari d’oro pieni di mani e cuori di zombie, tappeti fioriti e arazzi multicolori, piccoli draghi e teschi di creature sconosciute.Siamo nel sogno del direttore creativo di Gucci, il visionario Alessandro Michele, che in Maurizio Cattelan, artista instancabile, affetto da una seria propensione per l’accumulo di immagini, ha trovato il complice perfetto. Il loro mondo onirico à deux viene messo in scena a Shanghai, patria dell’idea “la copia è l’originale”. La data prescelta è il 10 ottobre, giorno in cui inaugurerà il progetto espositivo curato da Maurizio Cattelan e promosso da Gucci e Alessandro Michele, che trasformerà il sogno dentro al sogno in realtà. Dopo tutto, che cos’è un sogno se non una copia della realtà?
Sin dal titolo, “The Artist is present” è un atto di appropriazione, un progetto incentrato su i lavori di artisti che propongono la simulazione e la copia come paradigma della cultura globale. La mostra esplora come attraverso la ripetizione si possa approdare all’originalità, e come gli originali stessi possano essere conservati attraverso le copie. Essa consiste in un’immersione fisica nel regno dell’imitazione, una terra dove i valori fondamentali che una volta si identificavano con l’opera d’arte nel mondo occidentale – valori quali l’originalità, l’intenzione, l’espressione e l’autorialità – vengono demoliti dalle fondamenta.
Qui la natura del processo creativo in sé si trova decostruita, e con essa l’idea di creazione divina: l’unica fede che resta è che l’originalità sia senz’altro sopravvalutata.