Assistere alla realizzazione di un’opera d’arte non è cosa da tutti i giorni. Poter vedere con i propri occhi l’attimo esatto in cui quel groviglio di colori, idee, intenzioni, prende forma è uno spettacolo emozionante e illuminante. Attraverso i gesti si intravede quello che ancora non è ma che diventerà. Tra le mani dell’artista, con scrupolo e precisione nasce un qualcosa, dotato di quella scintilla che lo renderà unico e che lo fa rientrare di diritto sotto il nome di Arte. Questo regalo ci è stato fatto dall’artista Marco Rèa che lo scorso 16 ottobre per That’s Hall ha realizzato un’opera di street art indoor. La performance ha visto l’artista occupato nella realizzazione di un murales concepito proprio in site-specific, con uno stile unico, delicato ed evanescente tipico delle sue opere.
Alla presenza del pubblico, l’artista prima di iniziare ha dichiarato: «Realizzerò un’opera su muro con bombolette spray, con l’utilizzo di uno stencil che ho precedentemente tagliato a mano». «L’opera – ha spiegato – è un apparente groviglio di linee che messe insieme vanno a creare il volto di una donna orientale».
Marco Rèa, dopo essersi laureato in Storia dell’Arte, negli anni Novanta inizia ad utilizzare le bombolette spray per cambiare le immagini pubblicitarie di cartelloni e copertine di riviste di moda, dando vita a nuove opere, stravolte e deformate nella loro essenza. Per Rèa il messaggio non è dissacratorio ma di denuncia contro dei modelli finti e irrealizzabili. L’artista riporta le immagini in questo modo ad una realtà più autentica e personale. I volti perdono i contorni, vengono spogliati dalle peculiarità per riportarli ad una essenza svincolata da sovrastrutture e preconcetti. Tutto cambia forma per diventare sfumato e finalmente libero. L’autore ad oggi è tra i più noti fashion illustrator ed è uno degli artisti più rappresentativi della corrente lowbrow \ pop surrealista.
Contattato da Nick Knight per collaborare con SHOWstudio, ha realizzato opere per il progetto Prayer to Saint Therese di Chloe Sevigny e Michel Gaubert ed ha partecipato a Moving Kate, una mostra dedicata a Kate Moss. Nel 2018 ha esposto al MACRO di Roma.
(Federica Maria Casavola)