24 dicembre 2020

52vids x Ibrida: #7 Andreco, La Parata della Fine, Centro Pecci

Ibrida, Festival di Arti Intermediali, presenta 52vids, una selezione di opere audiovisive, in esclusiva per exibart: #7 Andreco, La Parata della Fine

di Redazione

52vids x Ibrida: #7 Andreco, La Parata della Fine, Centro Pecci

52vids è il nuovo progetto di exibart e Ibrida, Festival delle Arti Intermediali nato nel 2015, curato da Vertov Project e dedicato alla cultura della video arte e alla sperimentazione visiva. Per questo settimo appuntamento, presentiamo La Parata della Fine, video tratto dalla omonima performance di Andreco al Centro Pecci di Prato.

«In questa serie troverete opere audiovisive di videoarte, videoclip, estratti di film ed estratti di video performance. La selezione targata Ibrida Festival fotografa uno spaccato importante degli artisti italiani contemporanei, che adoperano prevalentemente il mezzo audiovisivo, attraverso un processo conscio e inconscio di ibridazione dei linguaggi», spiegano Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, videoartisti, film maker e direttori artistici di Ibrida. «Più che di videoarte, quindi, parliamo di video d’artista. Una sfera di codici eterogenei che attraversano la video performance, animazione, video danza, post internet art, post social media art, found footage e altro ancora. Uno spaccato unico e multiforme di quello che sta succedendo in Italia negli ultimi anni, nel campo della sperimentazione audiovisiva».

Arena Musei San Domenico di Forlì – Ibrida Festival 2020

Ibrida si svolge nell’ambito di diverse giornate, solitamente a fine aprile, a Forlì, con spettacoli live, proiezioni, istallazioni, incontri e workshop. Ogni edizione gode di una collaborazione con festival italiani e internazionali, per divulgare le produzioni e le ricerche più recenti nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale.

52vids x Ibrida: #7 Andreco, La Parata della Fine

Nato a Roma nel 1978, Andreco è dottore di ricerca in Ingegneria Ambientale sulla sostenibilità urbana e ha condotto ricerche post dottorato sui benefici ambientali delle tecnologie verdi urbane in collaborazione con l’Università di Bologna e la Columbia University di New York. Dal 2000, parallelamente alla formazione scientifica, porta avanti la sua ricerca artistica. Negli ultimi anni, i due aspetti, artistici e scientifici, si sono uniti in un unico percorso multidisciplinare che ha come tema principale il rapporto tra spazio urbano e paesaggio naturale e tra l’uomo e l’ambiente in tutte le sue declinazioni.

I lavori prodotti da Andreco sintetizzano i concetti alla base delle sue ricerche in simboli, immagini che vanno a comporre il suo linguaggio visivo e concettuale. Andreco utilizza varie tecniche, dal disegno alla pittura, dalla scultura al video, che nelle esposizioni sono spesso combinate tra loro, con installazioni, performance, murales e progetti di arte pubblica, a volte supportati da un percorso partecipativo.

 

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La Parata della Fine, progetto di Andreco a cura di Giada Pellicari, si è tenuto martedì 28 febbraio 2017, presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Progetto pensato appositamente per il Centro in occasione del Carnevale. Si tratta di una performance collettiva sotto forma di corteo, che ha coinvolto la comunità locale lungo un percorso nella zona attorno al Centro Pecci. Il pubblico è stato invitato a partecipare in maniera attiva vestendosi di nero.

La Parata della Fine ha dialogato con i temi della mostra “La Fine del Mondo”  – grande mostra del 2016 con la quale è stata inaugurata la nuova struttura del Museo -, mediante un’estetica pregna di immagini che ricordano grandi macigni, montagne ed elementi geologici della crosta terreste. Grazie alla presenza di bandiere e maschere, la parata ha preso la forma simbolica di un rituale pagano in cui si rende omaggio alla Natura.

La Parata della Fine si riferisce all’Era dell’Antropocene anche detta Capitalocene, l’era geologica in cui viviamo, periodo in cui l’uomo, spinto da un sistema capitalistico, inquina e compromette l’ecosistema, fino alla sua stessa autodistruzione”, così Andreco descrive il progetto. “La Parata della Fine delinea un possibile scenario di fine del mondo. Nella mia visione alcuni cittadini si uniscono in parata mossi dalla consapevolezza della fine e da un sentimento ecologista, andando all’interno del Centro Pecci e inneggiando alla fine imminente. Portando i simboli della geologia ferita, rendono omaggio alla natura in forma di rituale, per cercare di risanare un rapporto ormai in crisi. Le persone compongono un cerchio e stringono un patto di sostenibilità. Il Centro Pecci diviene il tempio sconsacrato scelto per questo piccolo rituale”.

Per tutti gli altri vids, potete cliccare qui.

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