11 febbraio 2021

52vids x Ibrida: #13 Iginio de Luca, Se penso a quel giorno

Ibrida, Festival di Arti Intermediali, presenta 52vids, una selezione di opere audiovisive, in esclusiva per exibart: #13 Iginio de Luca, Se penso a quel giorno

di Redazione

52vids x Ibrida: #13 Iginio de Luca, Se penso a quel giorno

52vids è il nuovo progetto di exibart e Ibrida, Festival delle Arti Intermediali nato nel 2015, curato da Vertov Project e dedicato alla cultura della video arte e alla sperimentazione visiva. Per questa 13ma puntata, presentiamo Se penso a quel giorno, video di Iginio De Luca, realizzato nel 2011.

«In questa serie troverete opere audiovisive di videoarte, videoclip, estratti di film ed estratti di video performance. La selezione targata Ibrida Festival fotografa uno spaccato importante degli artisti italiani contemporanei, che adoperano prevalentemente il mezzo audiovisivo, attraverso un processo conscio e inconscio di ibridazione dei linguaggi», spiegano Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, videoartisti, film maker e direttori artistici di Ibrida. «Più che di videoarte, quindi, parliamo di video d’artista. Una sfera di codici eterogenei che attraversano la video performance, animazione, video danza, post internet art, post social media art, found footage e altro ancora. Uno spaccato unico e multiforme di quello che sta succedendo in Italia negli ultimi anni, nel campo della sperimentazione audiovisiva».

Devis Venturelli – Ibrida festival

Ibrida si svolge nell’ambito di diverse giornate, solitamente a fine aprile, a Forlì, con spettacoli live, proiezioni, istallazioni, incontri e workshop. Ogni edizione gode di una collaborazione con festival italiani e internazionali, per divulgare le produzioni e le ricerche più recenti nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale.

52vids x Ibrida: #13 Iginio de Luca, Se penso a quel giorno

Nato a Formia (LT), il 21 agosto 1966, Iginio De Lua vive e lavora a Roma. È un artista poliedrico e un musicista. Negli ultimi anni la sua poetica si è concentrata soprattutto sulla produzione di video, immagini fotografiche e installazioni sonore ma anche di quelli che lui definisce blitz.

L’artista compie azioni tra arte urbana e performance, a volte sorvolando, altre proiettando e scappando, altre ancora arrivando in luoghi con elementi di forte disturbo e impatto visivo. Ibridando etica ed estetica, tecnologia e azioni comportamentali, De Luca reclama l’interazione con l’ambiente e il pubblico, denunciando, tra ironia e impegno, la crisi di valori di questo nostro tempo.

Suoi video sono stati proiettati in numerosi festival in Italia e all’estero, ha partecipato alla XIV Quadriennale di Roma, ha esposto in spazi pubblici e privati come museo Maxxi, Palazzo Reale di Napoli, Auditorium Parco della Musica, la Galleria Nazionale, Palazzo delle Esposizioni, AlbumArte, Museo Macro, Museo Ciac di Genazzano, Museo del Vittoriano.

 

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«Un modo per non perdere il bambino che sono stato, per essere in contatto con lui e la sua spensieratezza, per seguirne lo spirito allegro, malinconico e disincantato», così Iginio De Luca ci parla di Se penso a quel giorno. «Sovrappongo il mio volto attuale alla mia voce di 37 anni fa, “doppiando” con le immagini un suono ancora sottile e immaturo. Il testo e la musica, totalmente improvvisati, parlano di situazioni e temi che si sono rivelati nella mia vita, ancora oggi, ricorrenti e familiari».

Per tutti gli altri vids, potete cliccare qui.

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