Brividi per la XXIV edizione dei Giochi olimpici invernali, che si apriranno ufficialmente il 4 febbraio 2022, a Pechino. Brividi non solo per i gradi prevedibilmente bassi e per i picchi di emozione sportiva ma anche per questo video realizzato da Bálazs Simon, regista di origini ungheresi ed entusiasta delle temperature rigide, come da lui stesso ammesso.
Nel video, realizzato per BBC Sport, si vedono delle sagome che prima si animano in una forma di ghiaccio e, quindi, prendono vita nei contesti delle gare, tra pattinaggio, snowboard, bob e slalom. E sì, c’è anche il mitico curling. Si tratta solo in parte di elaborazioni in computer grafica, perché diversi modelli sono stati prima stampati in 3d e, quindi, animati in stop frame, in un lavoro che unisce sapienza tecnica, “artigianale” e digitale. Fondamentale anche un sapiente uso della telecamera, veloce e roteante quasi come in un film di azione, con l’utilizzo della prospettiva forzata. E sebbene nessun pezzo di ghiaccio sia stato sciolto, questo video riesce a trasmettere non solo una vivida sensazione di freddo ma soprattutto l’idea di come gli sportivi di alto livello tendano a superare i limiti estremi del corpo.
«Ammiro davvero le persone che hanno la volontà di spingere le cose al limite», ha spiegato Simon. «Quale esempio migliore delle Olimpiadi? Soprattutto i Giochi Invernali dove si sfidano in ambienti così diversi dalle nostre solite esperienze. Quando sono stato contattato per questo progetto, la domanda più grande per me era come ritrarre ed essere all’altezza di quella dedizione», ha continuato il regista: «Volevamo ritrarli mentre nascevano nel ghiaccio e nella neve e alla fine esplodevano».
L’animazione è attualmente trasmessa onda sulla BBC e online per promuovere i Giochi Olimpici Invernali e sarà anche la sequenza per i vari collegamenti dalle gare a partire dal 4 febbraio, quando si terrà la cerimonia di apertura, officiata da Xi Jinping, allo Stadio Nazionale di Pechino, soprannominato “Nido d’uccello” e progettato dagli archistar Herzog & de Meuron, in collaborazione con ArupSport China Architecture Design & Research Group e con l’artista Ai Weiwei.