«Attraverso una metafora rappresentata da un topolino, il video narra di una rivolta, una rivoluzione contro un’entità che ruba sogni e speranze del protagonista. Il nemico è un’apparecchiatura di chiara origine umana che produce suoni e messaggi incomprensibili e spaventosi. Il nostro topolino è allo stesso tempo attirato e spaventato da questo macchinario che in un qualche modo seduce e ipnotizza con le sue spire circolari e cicliche. Il tentativo è quello di decifrare il messaggio, la lingua rimane tuttavia incomprensibile per il nostro eroe che, come tutti gli animali, segue il suo istinto di conservazione e, privandosi di una preziosa mandorla, la utilizza per sabotare questo marchingegno maligno di umana fattura».
Così il celebre artista Ericailcane descrive il video di Roads, online dal 7 aprile come unica anticipazione di Fading | Building, l’album d’esordio dei bolognesi Korobu in uscita l’8 aprile per Locomotiv Records, nuova label nata nell’alveo dello storico club bolognese. Un disco che spazia dall’indie rock all’electro wave, fra blues contaminato da incursioni elettroniche e ritmi esotici riletti in chiave metropolitana e retro-futurista.
«Ericailcane è riuscito ad interpretare il nostro testo che attraversa una narrazione del presente, un presente fatto di seduzioni continue e false prospettive. Seguire questi miraggi significa perdere la propria identità, il proprio istinto. Piuttosto rinunciamo alla nostra Mandorla e seguiamo i nostri sogni», aggiungono i Korobu.
Interamente ideato, diretto e realizzato da uno degli esponenti di punta di quella generazione europea di nuovi street artist che hanno rivoluzionato il modo di concepire lo spazio pubblico, più che un videoclip quello di Roads è un vero e proprio corto di animazione che restituisce in forma di immagini il senso straniante di un brano, costruito su una batteria scarna e dritta e un riff di piano elettrico, che riflette sul peso di una società che non tiene conto dei bisogni di minoranze e il sentimento di rivolta che ne consegue. Il brano e il video giusti per rappresentare il senso generale di un album – ispirato da band e artisti come Animal Collective, TV on the Radio, Talking Heads, Liars, Can, Silver Apple, Beatles e Liquid Liquid – che è il paesaggio sonoro di un’epoca segnata dalle fratture della Storia.