In onda venerdì, 6 maggio 2022, alle 21.15 su Rai 5, “L’intuizione di Duchamp” è il documentario che raccolta il genio creativo del grande Marcel e la sua straordinaria eredità nell’arte. Scritto e diretto da Guido Talarico, prodotto da FAD srl e da Lilium Distribution, realizzato in collaborazione con Rai Cultura, “L’intuizione di Duchamp” parte dalla svolta del maestro francese per proporre un racconto sistematico ed originale sulla migliore gioventù artistica italiana. Dunque, dal cambio di prospettiva che ha fatto di Duchamp l’anticipatore per eccellenza, alle nuove generazioni di artisti contemporanei, un viaggio nel talento attraverso la testimonianza di quattro artisti come Elena Bellantoni, Corinna Gosmaro, Eugenio Tibaldi e Gian Maria Tosatti, a cui si accompagnano le voci di Renata Cristina Mazzantini, curatrice di Quirinale Contemporaneo, e Sam Stourdzé, Direttore dell’Accademia di Francia a Roma, Villa Medici. Un racconto originale, ricco di immagini spettacolari e capace di dar vita a una narrazione che rappresenta la diversità di stili, generi, ambienti e contaminazioni, a partire dai luoghi. La regia è infatti costruita su una indagine per immagini che passa attraverso la scoperta di ambientazioni magnifiche come il Quirinale, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, l’Accademia di Francia a Villa Medici e gli atelier degli artisti.
La serata di Art Night prosegue con “Mammamare”, un documentario di Francesca Marra, Giovanni Benedetto Matteucci, scritto con Lucrezia Mariotti, prodotto dalla RUFA nell’ambito del Corso di Tecniche di Documentazione Audiovisiva tenuto dal professor Christian Angeli. Un confronto tra i giovani studenti e un altro giovane, Pietro Ruffo, uno degli artisti italiani più apprezzati degli ultimi anni, da cui emerge un racconto sincero ed emozionale, che incrocia vita e arte, dove l’una si rivela influenzata dall’altra. Francesca del Drago, la madre di Pietro Ruffo, lo accompagna in questo percorso e attraverso un dialogo a distanza ci trasporta nei racconti del passato. Proprio come un naufrago, Pietro compie un viaggio alla ricerca della sua strada, fino a raccontare poi la realizzazione di una delle sue opere più recenti: Migrante, esposta a Roma nel Parco dei Daini di Villa Borghese.