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[Musei San Domenico, Forlì] E’ la più completa esposizione ad oggi dedicata ad Antonio Canova, dopo quella di Venezia del 1992. Centosessanta opere del maestro veneto sono esposte a Forlì, per ripercorrere l’intera carriera del “moderno Fidia”, ponendo per la prima volta a confronto i suoi capolavori (marmi, gessi, bassorilievi, bozzetti, dipinti, disegni) con i modelli antichi cui si è ispirato, ma anche con i dipinti di artisti a lui contemporanei con i quali si è confrontato. Degni di nota i raffronti con Raffaello e Tiziano e con altri capolavori di quel “classico” che fu fonte di ispirazione per molti artisti tra il Settecento e l’Ottocento. Centrale è la figura di Ebe, soggetto assai caro all’autore: delle due versioni in mostra, una fu creata proprio per la città di Forlì, dietro commissione della contessa Veronica Guarini, l’altra (proveniente dall’Hermitage) appartenne all’Imperatrice Giuseppina, moglie di Napoleone. Abbiamo intervistato Farnando Mazzocca, curatore della mostra insieme ad Antonio Paolucci e Sergéj Androsov…