[Museo Morandi, Bologna] Architetture industriali o spoglie abitazioni ripetitive, inquadrature frontali, bianco e nero rigoroso, approccio classificatorio e documentativo: Bernd e Hilla Becher, rivoluzionari interpreti della fotografia in ambito concettuale, hanno dato vita tra gli anni ’70 e ’90 a un’importante scuola – la “Becher Schule” – presso l’Accademia di Düsseldorf, influenzando numerosi fotografi tedeschi delle ultime generazioni. La mostra presso il Museo Morandi, partendo da un ideale filo roso con la pittura morandiana (fatta di oggetti ripresi frontalmente, costruiti come piccole architetture o strutture geometriche), presenta una selezione di 165 immagini raggruppate in 14 tipologie di soggetti abitualmente al centro dei loro scatti: altiforni, fornaci da calce, torri di estrazione, serbatoi, torri di raffreddamento, gasometri. Exibart.tv ha incontrato il curatore, Gianfranco Maraniello…
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