[Fondazione Brodbeck, Catania] Attraverso le sue opere, Christian Andersson analizza i codici e i meccanismi effimeri che regolano la nostra percezione. E lo fa operando talvolta una vera e propria messa in scena, servendosi di effetti ottici o di “giochi di prestigio” finalizzati a perturbare il senso del reale dell’osservatore.
L’artista – nuovo ospite del programma di residenze Fortino#1, avviato nel 2009 dalla Fondazione Brodbeck e curato da Helmut Friedel e Giovanni Iovane – affianca questo apparato illusionistico con una originale ricerca su temi conoscitivi e teorici quali l’“evidenza”, la “duplicazione” e la “trasformazione”. Il suo progetto per Catania mette in atto una complessa e ironica investigazione sul senso (o sui possibili sensi) della storia, dell’archivio, dell’archeologia e della memoria. Ce ne parla Gianluca Collica, direttore artistico della Fondazione…