Presentato a Cannes, Locarno e alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Alice nella Città, dov’è stato premiato per la Miglior regia, arriva oggi nelle sale La famosa invasione degli orsi in Sicilia, esordio alla regia del fumettista e illustratore Lorenzo Mattotti e adattamento dell’omonimo romanzo di Dino Buzzati.
Il protagonista del racconto è Leonzio, il Grande Re degli orsi che, nel tentativo di ritrovare il figlio da tempo perduto e di sopravvivere ai rigori di un terribile inverno, decide di condurre il suo popolo dalle montagne fino alla pianura, dove vivono gli uomini. Grazie al suo esercito e all’aiuto di un mago, riuscirà a sconfiggere il malvagio Granduca e a trovare finalmente il figlio Tonio. Ben presto, però, il Re si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini.
Come raccontato dallo stesso Mattotti, Buzzati, scrisse e disegnò La famosa invasione degli orsi in Sicilia nel 1945. “Si tratta di un racconto per bambini. Si percepisce distintamente che si parla della guerra, della dittatura. Si parla di molte cose nel racconto. Buzzati ha iniziato a scriverlo per il Corriere dei Piccoli. Ne usciva un capitolo per volta, come un romanzo a puntate. A un certo punto, Buzzati ha disegnato una città ed è stato censurato, perché assomigliava troppo a Berlino. Gli hanno chiesto di modificarla. Il racconto non s’intitolava nemmeno La famosa invasione degli orsi in Sicilia ma La famosa invasione. Poi è diventato La famosa invasione della Maremma,
(una zona simile alla Camargue, in Francia). Dopo aver smesso di lavorare per il Corriere dei Piccoli, Buzzati ha continuato a disegnare la storia per sua nipote. Uno o due anni più tardi ha deciso di fare un libro. Ha ripreso la storia dall’inizio, l’ha riscritta e ha aggiunto tutta la seconda parte. Le domande che emergono sono molte. Gli orsi simboleggiano i comunisti? I Russi? Non lo so. Credo che non dobbiamo insistere troppo su questo. Quando lessi il
racconto non feci caso a tutti questi riferimenti.”
Nella versione italiana del troverete le voci di Toni Servillo, Antonio Albanese, Corrado Guzzanti, Linda Caridi, Maurizio Lombardi e Andrea Camilleri nel ruolo del Vecchio Orso.