[Palazzo Grassi, Venezia]Arte italiana dal 1968 a oggi. Quarant’anni di tradizione e rivoluzione, di avanguardia e di classicità, raccontati in una grande mostra ospitata da Palazzo Grassi e dal Museum of Contemporary Art di Chicago. Tutto comincia da quella data simbolica: il ’68 fu un fenomeno sociale e politico su scala globale, tra trasformazione e rivendicazione; fu anche l’anno in cui si arrestava l’indagine di “Italian Metamorphosis”, mostra di riferimento allestita al Guggenheim di New York nel 1995, curata da Germano Celant; e fu l’inizio di un nuovo capitolo della storia italiana, la fine del boom economico e l’avvento di un periodo pieno di contraddizioni. Tra ospiti a sorpresa ed esclusioni eccellenti, Italics rappresenta un viaggio attraverso luci e ombre, vizi e virtù, traguardi raggiunti e obbiettivi mancati dell’arte contemporanea italiana. A parlarci di questa operazione complessa, non sistematica e a tratti polemica, sono la direttrice di Palazzo Grassi, Monique Veaute e il curatore, Francesco Bonami…