Esiste ancora oggi il “sogno americano”? Dall’11 settembre 2001 a oggi gli Stati Uniti d’America hanno visto cadere certezze di invulnerabilità e sicurezza. Allo stesso tempo tuttavia uno spirito di ottimismo, una capacità di immaginazione, una volontà di credere sempre in un futuro a lieto fine attraverso il lavoro e nell’esaltazione dei valori di libertà e uguaglianza di opportunità sono rimasti centrali nell’idea stessa di “essere americani” e di “sogno americano”: una promessa di successo e felicità continuamente alimentata dall’immaginario hollywoodiano e dall’estetica delle campagne pubblicitarie delle grandi multinazionali, dalla Coca Cola alla Disney. Fuggire dalla realtà diviene un modo per combattere la complessa difficoltà del presente: una rottura psicologica con la realtà o la creazione di un’alternativa migliore diventano strategie per fuggire da minacce concrete e reali come gli alti tassi di disoccupazione, la negativa situazione finanziaria internazionale, le previsioni apocalittiche sull’ambiente.
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