[Palazzo delle Esposizioni, Roma] Remix è il titolo scelto da Carlos Amorales per la sua prima mostra in Italia. Un termine mutuato dal linguaggio musicale, che il giovane artista messicano utilizza per tradurre la speciale commistione che lega le opere scelte per questa mostra. Si tratta di sei poderose installazioni, realizzate tra il 2006 e il 2010, che si susseguono senza soluzione di continuità nello spazio, mantenendo ciascuna la propria fisionomia ma fondendosi per dar vita a un inedito insieme. Tutte le opere derivano dal poderoso Archivio líquido, l’archivio digitale avviato da Amorales alla fine degli anni Novanta e di continuo arricchito di nuovi elementi: da esso l’artista attinge per la realizzazione di ogni suo nuovo lavoro. Sono foto dello stesso Amorales, unite a immagini che arrivano da internet, da riviste, cataloghi, libri, poi lavorate dall’autore attraverso un processo d’ibridazione. Tradotte nei lavori, diventano disegni, diapositive, video, collage, dipinti, sculture, installazioni, copertine di dischi. A introdurci la mostra c’è Daniela Lancioni, curatrice…
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