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L’evento ha come punto di partenza la Collezione Giuliani, diventando un mezzo inconsueto per riflettere, approfondire e interpretare il processo del collezionare.
Mutiny Seemed a Probability (L’ammutinamento sembrava una possibilità), mostra inaugurale della Fondazione, è un atto di ammutinamento, un gioco sottile di dialogo e reazione con il presente e con il passato, un gesto di resistenza costante che punta a rovesciare l’esistente con gesti minimi ed impercettibili, con incertezza e con precarietà, anche ideologica.
Il percorso fra le opere affermati artisti contemporanei – tra cui Micol Assael, Henrik Hakansson, Mona Hatoum, Graham Hudson, Alicja Kwade, Jorge Peris, Manfred Pernice, Alessandro Piangiamore, Nedko Solakov, Jeff Wall – ripercorre i mutamenti nella pratica scultorea, il suo slittare verso intrinseche qualità di fragilità e instabilità. Ce ne parla Adrienne Drake, curatrice…
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