[Federico Luger, Milano] Nel corso di una residenza artistica in Lapponia Nikola Uzunovski comincia a cercare un rimedio per il winter blues, quella tristezza invernale legata all’assenza prolungata di sole che intressa quelle zone. L’artista decide di inventare un sole artificiale per i lapponi, influenzandone così l’umore e lo stato psicologico che è sempre, indiscutibilmente, connesso ai fattori climatici e paesaggistici.
Un pool di scienziati, astrofisici, ingegneri, architetti e designer lavora da cinque anni al progetto, fornendo all’artista la necssaria consulenza scientifica. My Sunshine, come un vero work in progress, di tanto in tanto staziona presso gallerie o spazi espositivi, dove l’artista attraverso studi matematici, fotografie, libri, appunti, disegni e strumentazioni tecnologiche mostra via via lo stato d’avanzamento dei lavori. Ce ne parla lui stesso, in occasione di questo nuovo appuntamento milanese…
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