Diretto dalla regista statunitense Heather Lenz, il film racconta Yayoi Kusama, icona giapponese per eccellenza, è una delle artiste più influenti della storia dell’arte contemporanea, colei che ha fatto delle sue allucinazioni un’arte diventando l’artista donna più venduta al mondo. Il film esplora la sua ascesa verso il successo mostrandone da vicino il talento, le ossessioni, la malattia mentale e le difficoltà incontrate, e permette di comprendere la sua importanza artistica e culturale.
Utilizzando materiale d’archivio e inedito, viene raccontata in modo intimo la storia di Kusama, attraverso le sue stesse parole e le toccanti interviste a direttori di musei, galleristi, curatori, critici, collezionisti, amici e collaboratori. Esito di oltre un decennio di attività della regista, il documentario getta una nuova luce su una protagonista assoluta dell’arte contemporanea del Novecento e della nostra epoca.
La sua storia personale e professionale si intrecciano: il trauma di essere cresciuta in Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale in una famiglia che ne scoraggiava le ambizioni creative, gli esordi non facili in Patria, il trasferimento a New York dove ha dovuto affrontare sessismo e razzismo che caratterizzavano il mondo dell’arte a cavallo degli anni ’60, e infine i problemi connessi con la sua salute mentale fino a giungere ai giorni d’oggi. Divenuta ormai l’artista donna più popolare al mondo, ideatrice di abbaglianti e fantasiose creazioni a pois e conosciuta ai più per le enormi zucche colorate e le sue Infinity Room, Kusama continua a dedicarsi all’arte a tempo pieno realizzando innumerevoli opere e abbracciando svariate discipline, dalla pittura alla scultura, dall’arte performativa al design. In ognuno di questi ambiti le sue mostre registrano sempre record di pubblico nei principali musei di tutto il mondo.
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