È giusto diffidare dalle applicazioni di tracciamento del virus? Riescono a proteggere la nostra privacy o ci espongono al rischio di una sempre minore autonomia individuale? E, soprattutto, ha ancora senso di parlare di individualismo nelle democrazie contemporanee? Sono solo alcuni degli spunti sui quali il Goethe-Institut di Roma ha invitato a riflettere quattro artisti ed esperti di web, big data e intelligenza artificiale, in occasione del ciclo di interviste di Zukunftsfragen, le questioni del futuro, di cui oggi presentiamo la quarta e ultima intervista, condotta da Joachim Bernauer, direttore del Goethe-Institut in Italia, a Lorena Jaume-Palasì, fondatrice di The Ethical Tech Society, organizzazione no profit dedicata alla comprensione dei risvolti sociali della tecnologia.
A fornire il loro punto di vista, partendo dalla propria ricerca e dalle proprie esperienze, anche Paolo Cirio, artista e hacktivista, Peter Weibel, artista post-concettuale e teorico dei media, e Moritz Stefaner, artista e ricercatore, specializzato nella visualizzazione dei big data.
Le interviste sono state pubblicate integralmente su exibart.tv, a partire dal 28 ottobre e per i successivi tre mercoledì, fino al 18 novembre 2020.
Zukunftsfragen: l’intervista a Lorena Jaume-Palasì
Fondatrice e CEO di The Ethical Tech Society, Jaume-Palasí anche cofondatrice di AlgorithmWatch e IGF Academy. La sua ricerca riguarda l’etica della digitalizzazione e dell’automazione, nelle sue declinazioni legate alla filosofia del diritto e alla giurisprudenza. Nel 2017 è stata nominata dal governo spagnolo nel Council of the Wise on Artificial Intelligence and Big Data. In Italia è conosciuta per la sua collaborazione con la Fondazione Cotec, istituita nel 2001 con l’obiettivo di rafforzare la competitività tecnologica dell’economia italiana. È anche Fellow della Zeit Foundation e cofondatrice della Dynamic Coalition on Publicness dell’IGF Internet Governance Forum dell’ONU. Sempre per l’IGF è a capo della segreteria della sezione nazionale della Germania e dei progetti sullo sviluppo internet in Asia e Africa.
L’intervista d Lorena Jaume-Palasì per l’ultima puntata di Zukunftsfragen è incentrata su un dibattito sempre più urgente e che circola, ormai, non solo sui forum e sui siti specializzati: la frizione tra sviluppo tecnologico e controllo sociale. L’analisi di Jaume-Palasì inquadra la questione da un punto di vista storiografico, a partire dalla fiducia nella macchina propria dell’Illuminismo, fino ai grandi progetti di infrastrutture urbane del XX secolo, sviluppati nella convinzione che la tecnologia, affidabile e infallibile, potesse supportare la costruzione sociale e la struttura politica della comunità e degli individui. In questo senso, le app di tracciamento sociale vanno inquadrate nel processo più ampio, “sovrapersonale”, di evoluzione del sistema sanitario di un paese.
In ogni caso, La tecnologia, gli algoritmi, non avranno il sopravvento sulle decisioni umane, con tutto il portato di responsabilità individuali e collettive che questo comporta. «Nessuna tecnologia funziona senza contributo manuale. Nemmeno l’intelligenza artificiale funziona da sola. E questo significa, che è nostro compito utilizzare le tecnologie in modo tale che possano funzionare all’interno di una logica democratica», spiega Lorena Jaume-Palasì.