01 agosto 2023

Acqua e Ghiaccio di Pietro Gardoni: il contemporaneo al Musil di Valle Camonica

Il Musil - Museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica ospita una suggestiva installazione visiva e sonora di Pietro Gardoni, dedicata all'acqua e al ghiaccio

di Redazione

Acqua e Ghiaccio di Pietro Gardoni: il contemporaneo al Musil di Valle Camonica

Il Musil – Museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica ospita l’installazione Acqua e Ghiaccio, un montaggio di primissimi piani dedicati a fiumi e torrenti della Valle Camonica opera dell’artista Pietro Gardoni, ritmato dal commento sonoro ad hoc di Silvio Uboldi e arricchito dalla nota curatoriale di Maria Chiara Wang. L’opera è stata sviluppata a partire dall’installazione Ablazione sonora (NEUNAU), cresciuta all’interno del museo e ospitata fino a maggio 2023.

L’installazione è composta da 240 clip realizzate lungo il corso di fiumi e torrenti ghiacciati, filmando pochi centimetri alla volta. Lo scorso marzo l’opera è stata presentata, in versione di unico video, al World Water Film Festival presso il Forum della Columbia University di New York e al MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Al musil viene presentata per la prima volta nella versione completa di 3 video e con colonna sonora.

«Con quest’opera audio-visiva Pietro Gardoni documenta la forza invasiva e pervasiva dell’elemento naturale che traccia impassibile il proprio percorso dalla sorgente a valle», scrive Maria Chiara Wang nel suo testo critico. «Nessun essere vivente né elementi antropici interferiscono con la ripresa dell’acqua che – unica protagonista – vediamo stillare dalla roccia oppure scorrere copiosa», continua la curatrice. «L’unico elemento esterno che, rispettoso, si aggiunge per esaltare il ritmo vitale dell’acqua è un tappeto sonoro composto ad arte per questa video installazione; note come leggeri accenti che ne marcano il movimento: una goccia che cade, il graduale scioglimento del ghiaccio, il flusso costante, il gorgoglio, le bolle d’aria che emergono in superficie».

La grande ex-centrale di Cedegolo si conferma così luogo di incontro tra arte, patrimonio e attualità – un laboratorio in cui urgenze e codici del nostro presente sono ripensati in modo sperimentale eppure capace di entrare in dialogo con un pubblico non specialistico. «Lo sguardo dell’artista risulta, quindi, benevolo, positivo, poetico; nonostante si alluda al tema dello scioglimento dei ghiacciai conseguente al riscaldamento globale, la sensazione che viene trasmessa allo spettatore è di un inno alla vita».

Si anticipa che la prossima declinazione artistica di temi contemporanei vedrà come protagonista un nuovo video di Pietro Gardoni sarà l’autore di un nuovo video, stavolta realizzato per il Centenario del Disastro del Gleno, provocato dal cedimento strutturale della diga in val di Scalve, nelle Alpi Orobie, avvenuto il primo dicembre 1923.

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