08 luglio 2022

Dreaming Walls: il trailer del documentario sul mitico Chelsea Hotel

Esce al cinema e on demand "Dreaming Walls", documentario sull'incredibile storia del Chelsea Hotel di New York, leggendaria casa di artisti, scrittori e musicisti

di Redazione

Dreaming Walls: il trailer del documentario sul mitico Chelsea Hotel

Cosa hanno in comune Robert Mapplethorpe, Patti Smith, Dylan Thomas, Janis Joplin, Arthur Miller, Nikki de Saint Phalle, Madonna, Mark Twain Arthur Clarke, Jack Kerouac, Jackson Pollock, Diego Rivera, Willem De Kooning, Christo e Jeanne-Claude? Oltre a essere tra le personalità più influenti dell’arte, della musica, della letteratura e della creatività in generale, chiaramente. Tutti hanno condiviso lo stesso letto, magari a distanza di qualche camera e in tempi diversi, al Chelsea Hotel, lo storico albergo di New York, protagonista di un film documentario di Amélie van Elmbt e Maya Duverdier, in uscita al cinema e on demand dall’8 luglio 2022.

Edificato nel 1884, in stile vittoriano gotico, sulla 23esima strada, il Chelsea Hotel è stato per qualche tempo l’edificio più alto della città. Finì poi in rovina e nel 1939 fu rilevato dalla famiglia Bard, che lo riportò all’apice. Madonna viveva nella 882, la 126 era la stanza di Iggy Pop, prima abitata da Bette Davis. Edie Sedgwick, la musa terribile di Andy Warhol, stava alla 105 e qui il maestro della Pop Art girò il suo storico film Chelsea Girl. Nella camera 100, il 12 ottobre 1978, fu ritrovato il cadavere di Nancy Spungen, la ragazza di Sid Vicious, con ogni probabilità uccisa dallo stesso bassista dei Sex Pistols (il caso fu archiviato anche per la morte dello stesso Vicious, avvenuta nel 1979).

Insomma di storie da raccontare ce ne sono tante ma, negli ultimi anni, l’Hotel è stato a rischio. Nel 2007, infatti, i Bard hanno lasciato la gestione e sull’albergo sono transitate varie ombre. Dopo una serie di battaglie legali, vari lavori di restyling hanno ridefinito l’aspetto dell’edificio, trasformandolo in un albergo extra lusso e cancellandone la storia.

Ma Van Elmbt e Duverdier nel loro documentario hanno cercato di ricostruirne le vicende, credendo nello spirito del Chelsea Hotel. Il film, prodotto da Martin Scorsese, scorre avanti e indietro nel tempo, tra incredibili filmati storici e riprese degli ultimi anni con interviste ai pochi inquilini ancora residenti, relegati in 44 appartamenti.

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