L’autoritratto come lente critica per osservare le trasformazioni della nostra identità. Il documentario Indagini sull’autoritratto, in onda in prima visione mercoledì 28 maggio su Rai 5, alle 21:15, per Art Night, propone un confronto serrato tra la tradizione secolare dell’autoritratto e la cultura contemporanea del selfie. Scritta da Linda Tugnoli e prodotta da Mark in video con Rai Cultura, l’inchiesta attraversa atelier, musei e archivi tra Italia e Francia, integrando riprese tradizionali e sperimentazioni con intelligenza artificiale. Il risultato è un racconto stratificato che esplora l’autoritratto come crocevia di arte, persona e rappresentazione.
Se un selfie cerca consenso, l’autoritratto mette a nudo ambiguità e contraddizioni. Lo dimostrano le variazioni di Rembrandt, che in decine di autoritratti sembra interrogare il proprio volto come fosse una maschera cangiante; o le incongruenze fisionomiche di Van Dyck e Delacroix, lontane dalle immagini ufficiali che ci hanno lasciato.
Accompagnato dal sociologo Dominique Cardon del Médialab di Sciences Po, il documentario apre interrogativi sull’identità contemporanea: cosa resta dell’io quando viene continuamente editato, filtrato, postato? E cosa può ancora dirci l’arte su questo processo? Tra algoritmi e pennellate, Indagini sull’autoritratto invita a una pausa riflessiva nel flusso incessante dell’immagine, restituendo complessità a un gesto, quello di guardarsi, che troppo spesso diamo per scontato.
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