24 giugno 2025

Una piscina sonora alla Bourse di Parigi: la grande installazione di Céleste Boursier-Mougenot

Un bacino d’acqua di 18 metri, per evocare il suono degli atomi: l’installazione monumentale di Céleste Boursier-Mougenot per la Bourse de Commerce di Parigi

di Redazione

Una piscina sonora alla Bourse di Parigi: la grande installazione di Céleste Boursier-Mougenot

La rotonda monumentale della Bourse de Commerce – Pinault Collection di Parigi diventa uno specchio celeste e sonoro con clinamen, l’installazione firmata da Céleste Boursier-Mougenot. Nell’opera, un bacino d’acqua di 18 metri, galleggiano decine di ciotole in porcellana bianca che si sfiorano spinte da correnti invisibili, generando suoni melodici e ipnotici, una sinfonia aleatoria e in continua mutazione. Ispirandosi al concetto epicureo di “clinamen”, la deviazione imprevedibile degli atomi, l’artista mette in scena una riflessione poetica sul caso e sulla percezione sensoriale, sospendendo il tempo e lo spazio in un ambiente in cui il suono diventa materia viva e autonoma, al di là della musica tradizionale.

Curata da Emma Lavigne, direttrice della Pinault Collection, l’opera invita il visitatore a un ascolto attivo e contemplativo, fondendo architettura, natura e presenza umana in un’esperienza acustica e visiva unica. Un invito a lasciarsi andare, d’estate, alla deriva del tempo e delle onde.

Céleste Boursier-Mougenot: la biografia

Nato a Nizza nel 1961, Céleste Boursier-Mougenot vive e lavora a Sète. Musicista di formazione e artista visivo per vocazione, da oltre 30 anni esplora le frontiere tra suono, oggetto e spazio, elaborando installazioni che trasformano elementi quotidiani in dispositivi sonori immersivi.

Dopo aver composto tra il 1985 e il 1994 per la compagnia teatrale Side One — Posthume Théâtre, fondata dal drammaturgo Pascal Rambert, Boursier-Mougenot inizia a dare forma autonoma alla sua ricerca musicale, estendendo la nozione di partitura a materiali e media eterogenei. Le sue opere si generano spesso in tempo reale e si configurano come “forme sonore viventi”, in dialogo diretto con l’architettura e l’ambiente che le ospita. Più che semplici installazioni, i suoi progetti diventano esperienze percettive che invitano il pubblico a un ascolto attivo e contemplativo.

Ha rappresentato la Francia alla 56a Biennale di Venezia nel 2015 con un padiglione trasformato in ecosistema sonoro abitato da uccelli e strumenti musicali. Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni internazionali, tra cui il Barbican Centre di Londra, la Pinacoteca di San Paolo, il Palais de Tokyo e il Centre Pompidou-Metz, il SFMoMA di San Francisco, il museo Arter di Istanbul e la Central Academy of Fine Arts di Lang Fang in Cina.

È rappresentato dalle gallerie Paula Cooper (New York), Xippas (Parigi, Ginevra, Montevideo, Atene) e Mario Mazzoli (Berlino, Modena).

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