05 aprile 2023

24vids x Ibrida #19. Maria Korporal, Breathing Bags

Ibrida, Festival di Arti Intermediali, presenta 24vids, una selezione di opere audiovisive realizzate da autori internazionali, in esclusiva per exibart: Maria Korporal, Breathing Bags

di Redazione

24vids x Ibrida #19. Maria Korporal, Breathing Bags

Incentrato sulle ricerche e sulle sperimentazioni dei videoartisti internazionali più interessanti, 24vids è la prosecuzione, lungo altre coordinate geografiche, di 52vids, progetto presentato da exibart e Ibrida, Festival delle Arti Intermediali nato nel 2015, curato da Vertov Project e dedicato alla cultura della video arte e alla sperimentazione visiva. Per questo nuovo appuntamento, presentiamo Breathing Bags, opera di Maria Korporal del 2021.

 

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Biografia di Maria Korporal

Maria Korporal è nata nel 1962 a Sliedrecht, nei Paesi Bassi. Ha studiato grafica e pittura presso l’Accademia di Belle Arti St. Joost di Breda. Durante gli studi ha iniziato a lavorare con la fotografia e si è laureata con, tra altre cose, una video installazione. Dopo gli studi, nel 1986, si è trasferita in Italia e fino al 2013 ha vissuto a Sant’Oreste, provincia di Roma. Successivamente si è trasferita a Berlino, dove ora vive e lavora. La produzione artistica di Maria Korporal comprende videoarte, progetti interattivi, installazioni. Il suo lavoro multimediale è realizzato utilizzando un’ampia varietà di tecniche. La maggior parte dei suoi progetti tratta spesso questioni sociali e ambientali con un approccio ironico. I suoi lavori sono stati esposti e premiati in varie mostre in tutto il mondo.

Breathing Bags x Ibrida

«I Breathing Bags sono sacchetti di plastica con la spazzatura trovata per strada, che si gonfiano ed esplodere con movimenti respiratori e suoni», ci ha raccontato l’artista. «I sacchetti di plastica sono così onnipresenti nel paesaggio delle strade che non li notiamo nemmeno più. Guardandoli esplodere, ci rendiamo conto di quanta plastica vola in giro e come le particelle di microplastica inquinino la nostra aria. Il cortometraggio è un mix ibrido di animazione digitale e analogica e mostra alcune scene di strada a Berlino, mentre i Breathing Bags esplodono. Un unico sacchetto di carta prende vita e si trasforma in una scena piena di sorprese. Un barlume di speranza per il nostro mondo».

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