Arte e sport insieme, per riflettere concretamente sui processi di inclusione, per battere i pregiudizi di genere e le discriminazioni: questo il dialogo attivato letteralmente “sul campo” da FRIDAS – Freedom in Rights Identities Driven through Art and Sport, progetto curato da Benedetta Carpi De Resmini e Paola Farfaglio e promosso da Latitudo Art Projects, nell’ambito del bando Erasmus+. L’iniziativa è stata presentata al MAXXI di Roma, con una tavola rotonda, una performance e la proiezione del video realizzato dall’artista John Cascone, insieme a un cortometraggio documentario che ripercorre il cammino di FRIDAS, iniziato a fine 2023.
L’anima del progetto si rifà all’iconica figura di Frida Kahlo, simbolo di resilienza e indipendenza. Come Frida ha fatto dell’arte un mezzo per affermare se stessa e superare i limiti imposti dalla società, FRIDAS vede nello sport e nell’arte un binomio che consente ai giovani di esprimere la propria identità e di infrangere stereotipi radicati. Fulcro dell’iniziativa sono le squadre di rugby U.S. Primavera Rugby di Roma e Ragbi Klub Nada di Spalato, che hanno intrapreso un percorso collaborativo insieme a Latitudo Art Projects, trasformando i campi di allenamento in laboratori di creatività e riflessione.
L’artista John Cascone ha guidato i rugbisti in un’esperienza artistica partecipativa in cui il contatto fisico, tipico di questo sport, è stato reinventato come coreografia. Un processo di trasformazione che ha attraversato i gesti sportivi e li ha riassemblati in una narrazione visiva potente, sfumando le differenze di genere e creando uno spazio di confronto. Intitolato Emily, il video esplora le possibilità collaborative della pratica sportiva per rivelare quanto sia labile il confine tra la costruzione sociale e l’identità individuale. Con la collaborazione di Andrea Pangallo, i giovani atleti sono stati incoraggiati a riflettere sui propri movimenti, isolando i gesti tipici del rugby per ripensarli in chiave espressiva e non competitiva. Attraverso il filtro dell’arte, Cascone ha posto il rugby al centro di un nuovo “gioco” che unisce corpo, identità e percezione di sé, promuovendo una lettura profonda dei valori di lealtà e fiducia intrinseci a questo sport, trasponendo in immagini il messaggio di uguaglianza e unione che guida l’intero progetto.
FRIDAS ha visto anche la partecipazione di psicologi e motivatori che hanno accompagnato i ragazzi e le ragazze in un percorso di introspezione, stimolandoli a confrontarsi con i temi della parità di genere e dell’inclusione. Questi momenti di dialogo, uniti alle attività artistiche, hanno creato uno spazio di formazione collettiva, incoraggiando i giovani a interrogarsi su identità e disparità di genere. Un’esperienza che non si ferma al campo sportivo ma si proietta verso un cambiamento a lungo termine nella percezione di sé e degli altri.